Il problema principale non è smontare il computer per installare un altro disco, ma trasferire in modo fluido il sistema operativo, le applicazioni installate e i dati personali, così da avere un’esperienza plug-and-play immediata quando si aggiorna il disco del computer a uno più capiente e veloce. Se stai avendo difficoltà con questa operazione, consulta questa guida.
Qui ti presentiamo quattro metodi per trasferire/spostare/migrare il sistema operativo su un altro disco (SSD/HDD). Scegli quello che meglio si adatta alle tue esigenze.
Invece di reinstallarlo, perché dovresti trasferire il sistema operativo su un altro disco?
Che tu stia aggiornando un HDD a un SSD per ottenere una risposta più rapida o che tu voglia maggiore capacità, hai due possibilità: migrare Windows 10/11 esistente oppure installarne uno altro. Una volta compresi i vantaggi della prima opzione, avrai già la tua risposta.
🧑💻 Mantieni le tue abitudini di utilizzo precedenti e riduci al minimo i tempi di inattività. Reinstallare il sistema è come riordinare una stanza prima di entrarci, mentre la migrazione è come trasferirsi direttamente.
🔰 Clona completamente applicazioni esistenti e relative impostazioni sul altro disco rigido. È particolarmente utile per gli utenti con configurazioni complesse o che preferiscono versioni specifiche di alcune applicazioni.
⚠️ Eviti nuovi problemi di incompatibilità causati dalla reinstallazione del sistema operativo.
📉 Riduci le possibilità di perdita o corruzione dei dati, soprattutto di quelli facilmente trascurabili, come la cronologia del browser e i salvataggi dei giochi.
Cose da fare prima della migrazione del sistema operativo
Una buona preparazione rende la trasferire molto più fluida e sicura. Per assicurarti che tutto vada per il verso giusto, segui questi passaggi:
💽 Identifica il tipo di interfaccia del disco rigido supportata dalla tua scheda madre, come SATA o NVMe (gli standard per i desktop sono SATA 3.0 o NVMe M.2; quelli per i laptop sono M.2 SATA o NVMe). Poi scegli il disco appropriato.
📤 In condizioni normali, spostare il sistema operativo su un altro disco non comporta la perdita di dati, ma è sempre meglio eseguire il backup dei file importanti presenti in Desktop, Documenti e Download su un disco esterno o sul cloud, per maggiore sicurezza.
🧰 Se il tuo sistema presenta rallentamenti, schermate blu frequenti o altri problemi, questi si ripresenteranno dopo la spostare. Perciò, usa lo strumento System File Checker per riparare i file di sistema danneggiati o mancanti prima della migrazione del sistema operativo. Puoi consultare questa guida.
✅ Usa uno strumento di pulizia, come CCleaner, per rimuovere file inutili, aggiornare il sistema e la cache, e molto altro. Questo può liberare spazio sul altro disco rigido e ridurre i tempi necessari alla trasferire. Inoltre, è buona pratica deframmentare il vecchio disco.
Come spostare il sistema operativo su un altro disco tramite l’utilizzo di un programma
Lo scopo principale delle applicazioni per computer è aiutare gli utenti a migliorare la produttività e ridurre le possibilità di errore. Spostare il sistema operativo su un altro disco è un processo complicato: un errore imprevisto potrebbe vanificare tutti i tuoi sforzi o addirittura rendere il computer non avviabile.
Per questo motivo, l’utilizzo di un programma per migrare il sistema operativo su un altro disco è la prima scelta per la maggior parte degli utenti. Anche se esistono molti programmi progettati specificamente per questo scopo, scegliere quello giusto può risultare difficile e richiedere molto tempo. Se non hai mai utilizzato questo tipo di programma, ti consigliamo due opzioni: iBeesoft Disk Partition Wizard e Clonezilla.
Opzione 1: iBeesoft Disk Partition Wizard
iBeesoft Disk Partition Wizard è la soluzione di programma più affidabile e semplice per trasferire un sistema operativo su un altro disco. Non solo offre due metodi per migrare il sistema operativo, ma permette anche di regolare in modo flessibile la dimensione delle partizioni. In questo modo, non dovrai più preoccuparti di esaurire lo spazio nella partizione di sistema. Scegli il metodo di trasferire più adatto alle tue esigenze.
Metodo 1: spostare solo il sistema operativo e i programmi
Come suggerisce il nome, questo metodo è indicato se desideri continuare a utilizzare il vecchio disco rigido per conservare i tuoi dati personali originali.
Collega il altro SSD o HDD al tuo computer.
Scarica iBeesoft Disk Partition Wizard e installalo nello stesso modo in cui installeresti qualsiasi altra applicazione. Assicurati di installarlo sul tuo vecchio disco rigido. Una volta completata l’installazione, aprilo.
Seleziona “Clona disco” nel menu sul lato sinistro della pagina.
Seleziona “Migra il sistema operativo” e fai clic su “Avanti”.
Seleziona il disco di destinazione su cui desideri trasferire il sistema operativo e clicca su “Avanti”.
Seleziona un metodo di migrazione. Quando sei pronto, fai clic su “Inizia”.
Utilizza il layout consigliato: usa l’intero altro disco come volume di sistema.
Clonazione come l’originale: per permetterti di creare nuove partizioni in un secondo momento, mantieni il volume di sistema della stessa dimensione del disco originale e lascia il resto dello spazio di archiviazione come non allocato.
iBeesoft Disk Partition Wizard trasferirà automaticamente il sistema operativo su un altro disco, senza che tu debba fare altro. Il tempo necessario varia in base al numero di applicazioni installate e alla quantità di dati presenti.
Metodo 2: Clonare l’intero disco rigido del sistema operativo
Questo metodo trasferirà tutti i dati personali sul altro disco e regolerà automaticamente la dimensione delle partizioni. I passaggi sono simili al processo sopra descritto, tranne per il fatto che al passaggio 4 dovrai selezionare “Clona disco del sistema operativo” e seguire le istruzioni.
Opzione 2: Clonezilla
Il nostro ultimo strumento consigliato per la migrazione del sistema è Clonezilla. Si tratta di un tool open-source che può soddisfare le tue esigenze, a patto che tu riesca a gestire la sua interfaccia complessa.
Per trasferire gratuitamente il sistema operativo su altro hard disk, segui questi passaggi:
Prepara una chiavetta USB vuota e collegala al computer.
Dopo aver scaricato Clonezilla, utilizza Rufus per scrivere il suo file ISO su questa chiavetta USB.
Trova il tasto per accedere al BIOS in base alla marca della tua scheda madre, di solito “F2”, “F10” o “Del”. Dopo aver riavviato il computer, premilo più volte.
Vai al menu “Boot” o “Startup”. Seleziona la chiavetta USB, quindi salva ed esci.
Quando appare Clonezilla, premi Invio.
Seleziona “Lingua predefinita” > “Avvia Clonezilla” > “Disco su disco locale” > “Disco sorgente” > “Disco di destinazione”.
Inserisci “Y” quando richiesto per continuare.
Come migrazione Windows 10/11 su un SSD senza utilizzare programma
Microsoft ha integrato uno strumento di migrazione del sistema all’interno di Windows. Il principio è semplice: creare un’immagine del sistema corrente e poi ripristinarla su un altro disco rigido. Ecco i passaggi dettagliati:
Apri Esplora file, digita "C:\Windows\System32\control.exe" nella barra degli indirizzi e premi Invio.
Nel Pannello di controllo, fai clic su “Backup e ripristino (Windows 7)” nel sottomenu di “Sistema e sicurezza”.
Scegli “Crea immagine di sistema” dal menu a sinistra. Nella finestra di dialogo che appare, seleziona un disco rigido esterno dove salvare il backup e fai clic su “Avanti”.
Fai clic su “Avanti” nella finestra successiva. Se desideri che l’immagine di sistema includa anche i dati di altre partizioni, seleziona le opzioni corrispondenti.
Dopo aver confermato la posizione del backup e le unità da includere, fai clic su “Avvia backup” e attendi il completamento del processo.
Segui le istruzioni di questa pagina per creare un supporto USB avviabile.
Riavvia il computer ed entra nel BIOS. Successivamente, scegli di avviare dal disco USB.
Quando compare la schermata di installazione, fai clic su “Avanti” > “Ripristina il computer” > “Risoluzione dei problemi” > “Opzioni avanzate” > “Ripristino immagine di sistema”.
Seleziona l’immagine di sistema appena creata e fai clic su “Avanti”. Poi, segui le istruzioni per migrare il file immagine del sistema operativo.
Consigli su cosa fare con il vecchio disco rigido dopo la trasferire
🗃️ Usa il vecchio disco rigido come unità di archiviazione per salvare file di grandi dimensioni, come video, immagini e documenti.
⏏️ Acquista un case esterno resistente per trasformarlo in un disco rigido portatile.
🧼 Se non intendi più utilizzare il disco rigido, cancellalo completamente con uno strumento di eliminazione file per distruggere i dati ed evitare violazioni della privacy. Infatti, i dati eliminati con una semplice cancellazione o formattazione possono essere recuperati tramite un programma di recupero dati.
Cose da sapere: quando è meglio reinstallare il sistema operativo invece di effettuare la migrazione?
Sebbene la trasferire del sistema operativo su un altro disco ti permetta di tornare rapidamente al lavoro o al gioco, non è sempre la soluzione perfetta per aggiornare il tuo disco rigido. Reinstallare il sistema operativo è preferibile nei seguenti casi:
⚠️ Il tuo Windows è inspiegabilmente lento, si blocca frequentemente o mostra schermate blu, e non riesci a risolvere il problema con i normali metodi di risoluzione. Reinstallare il sistema operativo può prevenire il ripetersi di questi problemi.
💻 Durante l’aggiornamento del disco rigido hai sostituito anche la scheda madre. I vecchi driver del disco rigido potrebbero non essere compatibili con la nuova scheda madre, causando l’impossibilità di avviare il computer dopo la trasferire.
🆕 Vuoi una configurazione o un’installazione da zero, eliminando numerose applicazioni inutilizzate.
📈 Il tuo vecchio sistema operativo è stato utilizzato per anni e hai installato e disinstallato applicazioni frequentemente. Questo può aver gonfiato il registro di sistema, e lo stesso problema potrebbe ripresentarsi dopo la migrazione.
Sommario
Questi che ti abbiamo presentato sono quattro metodi per trasferire il sistema operativo su un altro disco. Sebbene sia possibile utilizzare lo strumento integrato di ripristino immagine di sistema, si tratta di un processo complesso e dispendioso in termini di tempo per gli utenti. Pertanto, se preferisci un metodo più semplice e veloce, prova iBeesoft Disk Partition Wizard. Questo programma ti consente anche di ridimensionare le partizioni, convertire i file di sistema e scansionare i settori danneggiati. Con esso, puoi massimizzare in modo più efficiente le prestazioni del tuo altro disco rigido.
Domande frequenti
Per prima cosa, identifica il problema e poi prova la soluzione corrispondente:
Il altro disco non è impostato come unità di avvio primaria. In questo caso, entra nel BIOS e modifica l’ordine di avvio.
La modalità di partizionamento del altro disco non corrisponde alla modalità di avvio. Il formato MBR funziona in modalità Legacy, mentre il formato GPT funziona in modalità UEFI. Se la modalità di partizionamento del disco e quella di avvio non corrispondono, Windows non si avvierà. In questo caso, dovrai entrare nel BIOS e impostare la modalità di avvio corretta in base al tipo di partizione del disco.
La partizione primaria non è impostata come partizione attiva. La partizione attiva in un disco rigido è la partizione primaria. I file di avvio del sistema operativo si trovano in questa partizione, ed è da qui che il computer si avvia. Se la partizione di sistema non è impostata come attiva, il sistema non potrà avviarsi. In questo caso, basta utilizzare un comando per modificare la partizione attiva.
Dipende dal metodo di trasferire scelto e dalla quantità di dati presenti. Ad esempio, utilizzando iBeesoft Disk Partition Wizard, la migrazione del sistema operativo su un altro disco richiede solo poche ore.
Uno dei rischi principali è che il sistema non si avvii o che si verifichi una perdita di dati. Non preoccuparti: se segui correttamente la procedura ed eviti interruzioni di corrente improvvise, questi problemi non si presenteranno.
Sì, a condizione che lo spazio occupato dal sistema e dalle applicazioni correnti sia inferiore alla capacità dell’unità di destinazione.